Più intelligenti e più spaziose che mai. Fortwo e Forfour: due modelli nati sulla stessa piattaforma, nell’ambito di un progetto condiviso con la Renault. Come dire più contenuti allo stesso prezzo. Più Smart che mai, quindi: la city-car della Daimler si rinnova profondamente e aumenta le distanze dalla concorrenza
Arriveranno in concessionaria nel prossimo mese di novembre, dopo aver sfilato sulla passerella del Mondial de l’Automobile parigino qualche settimana prima: sono le nuove Smart Fortwo e Forfour, che conservano il nome dei precedenti modelli ma che se ne differenziano in modo sostanziale. La progettazione è comune e il pianale è condiviso con quello, dotato di impostazione “tuttodietro”, della Renault Twingo, dalla quale riprendono parte della componentistica. Scelta logica e intelligente, perché la differenziazione estetica è comunque totale e i capitali risparmiati in sede di progettazione e in fase di produzione grazie alle economie di scala consentiranno di offrire equipaggiamenti molto ricchi, specie in tema di sicurezza e connettività, a un prezzo molto vicino a quello della Fortwo (nata nel 1999 come City Coupé) ormai a fine ciclo di vita. Per entrare nel dettaglio la due posti “aprirà” attorno ai 12mila euro, mentre la Forfour sarà più costosa di circa 650 euro. La costruzione modulare delle nuove Smart parte dalla piattaforma della Twingo, nata dalla collaborazione tra Daimler AG e Renault, e condivisa in gran parte con la Forfour. Riducendo l’interasse dai 2494 mm della 5 porte 4 posti ai 1873 mm della 2 posti, mantenendo immutato il retrotreno (De Dion) e la struttura anteriore del veicolo, provvista di ogni accorgimento per proteggere i pedoni (e gli occupanti) in caso di impatto e modificando i lamierati, si passa alla Fortwo. Che, da parte sua, mantiene la lunghezza del modello precedente, 2690 mm, ma si allarga di 100 mm, abitacolo e carreggiate compresi, per offrire un’abitabilità decisamente migliore, un livello di comfort superiore e una stabilità ben più rassicurante rispetto alle prime City Coupé, molto sensibili al vento laterale. Questa caratteristica scompare totalmente sulla nuova Fortwo, che adotta di serie l’ESP evoluto, comprendente le funzioni Hill Holder (per facilitare le partenze in salita), Brake Assist (per amplificare la potenza frenante in caso d’emergenza) e Crosswind Assist, che corregge la traiettoria in rettilineo o nelle curve a largo raggio (da 80 km/h in su) in caso di folate di vento. Optional sono l’Avviso pericolo di collisione, che monitora la distanza dal veicolo che precede inviando se necessario un segnale visivo, seguito da uno sonoro, nel caso in cui si corra il rischio di tamponare un’altra auto, e il Lane Keeping Assist, che scongiura l’abbandono involontario della corsia di marcia, possibile in caso di distrazione o colpo di sonno, con segnali sonori e visivi qualora non sia stato azionato l’indicatore di direzione prima di un cambio di corsia. Della dotazione di sicurezza fanno parte anche 5 airbag: frontali e laterali (con effetto testa-torace) per guidatore e passeggero, nonché il kneebag per le ginocchia del guidatore. Nel processo di gestazione dei nuovi modelli l’Italia ha svolto un ruolo molto importante, e lo ha fatto legittimamente, se si tiene conto del fatto che dal 25 al 30% delle Smart vendute nel mondo sono immatricolate nel Belpaese. In particolare lo stile è stato positivamente condizionato dalle richieste dei top manager italiani: se la fisionomia dei fari (LED anteriori di serie, posteriori optional), la scalfatura sulla fiancata e i muscolosi parafanghi anteriori vi piacciono, il merito è anche di chi ha lavorato al progetto dall’Italia. La gamma Fortwo avrà cinque livelli di allestimento, dal più sobrio e giovanile Youngster all’esclusivo Edition 1, passando per le versioni Passion, Prime e Proxy. Tre i motori previsti, tricilindrici a benzina, con 71 e 90 CV (il primo aspirato di 999 cc, il secondo turbo di 898 cc) disponibili al lancio e 60 CV,in arrivo a inizio 2015. Si parla di un consumo combinato di 4,2 litri ogni 100 km per il più parco. Due le trasmissioni: al 5 marce manuale si aggiunge l’inedito 6 marce a doppia frizione. Al primo contatto, visivo e soprattutto tattile, le nuove Smart hanno colpito per l’ottimo livello qualitativo, lo stile accattivante e la sorprendente abitabilità. Anche i bagagliai sono spaziosi: da 185 a 975 dmc per la Forfour, da 260 a 350 dmc per la Fortwo, che conserva il portellone accoppiato alla ribaltina. Spettacolare il tetto panoramico, eccezionale l’indice di sfruttamento dell’ingombro esterno (rapporto tra lunghezza interna – misurata dal pedale dell’acceleratore al vano bagagli – e lunghezza esterna): la Fortwo ha raggiunto il 75%, la Forfour il 77%. Non resta che attendere la fine dell’estate per provarle su strada: intanto, sappiamo già che la maneggevolezza è da record, con un diametro di sterzata (tra marciapiedi) di 6,95 metri per la Fortwo e di 8,65 metri per la Forfour. Anche questo renderà la guida più piacevole, divertente e rilassante.
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Questa smart 4/4 mi sembra davvero riuscita: nuova, bella, adulta, desiderabile: aspetto di vederla dal vivo!