Negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, gentleman driver provenienti da tutta Europa intraprendevano un vero e proprio pellegrinaggio in Engadina per disputare la “Bernina Mountain Race”. Il prossimo ottobre, il “Bernina Gran Turismo” farà rivivere questa tradizione
Nel 1920, il trionfo dell’automobile incontrava le Alpi. Strade di montagna di recente costruzione e magnifici panorami sapevano attrarre piloti alla ricerca di affermazione. Uno dei primi e più famosi rally di montagna di quegli anni fu il “Klausen”, nato nel 1922, ma il fermento automobilistico si poteva incontrare in tanti altri passi e tornanti Svizzeri e numerose manfestezioni stavano cominciando ad attrarre turisti facoltosi provenienti da tutta Europa con il sogno delle gare in salita.
Nell’estate del 1929, appena quattro anni dopo l’abolizione del rigoroso divieto di circolazione delle auto nel Cantone dei Grigioni, la prima “Settimana Automobilistica” si tenne a St. Moritz. Cuore della manifestazione fu proprio la “Bernina Mountain Race” su percorso lungo 16,5 km e con la partecipazione di molti grandi piloti del tempo tra cui si ricordano ancora i vincitori, Hans Stuck su Austro-Daimler ADR 3.0 e Louis Chiron su Bugatti T47. Altro punto forte della manifestazione fu la “Kilometre Race” per la quale Shell progettò una strada asfaltata dedicato tra Punt Muragl e Samedan e ancora oggi la strada è conosciuta come la “Shellstrasse”.
Oggi le storiche auto da corsa tornano in Engadina grazie a un gruppo di appassionati che, il prossimo 2 ottobre, ha organizzato una gara in salita per Sport e auto da corsa costruite fino agli inizi del 1980 su una strada chiusa lungo il Passo del Bernina. Da La Rösa fino al Bernina Hospiz, la cronoscalata è già stata definita “adrenalina pura in un ambiente alpino inimitabili”.
Maggiori informazioni sul “Bernina Gran Turismo 2015” sul prossimo numero di AutoCapital e su www.bernina-granturismo.com
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