Basta qualche minuto di convivenza con la Captur per comprendere le ragioni del successo della crossover Renault, a lungo la più venduta nel suo segmento di mercato: appena più grande della Clio alla quale si ispira stilisticamente (siamo a 412 cm, con un passo allungato a 2,6 metri), si distingue per il look da offroader (distanza minima da terra: 200 mm), per il posto guida rialzato (ci si siede 10 cm più in alto rispetto alla Clio) e per le quasi illimitate possibilità di personalizzazione estetica. Inoltre la Captur può contare su un abitacolo modulabile: il divano posteriore è scorrevole e consente di ampliare a piacimento il vano bagagli, con 377 dmc di capacità in configurazione 5 posti e 1235 mm a sedile abbattuto.
Su strada la Captur turbodiesel (adotta il noto 1461 cc common-rail da 90 CV e 220 Nm a soli 1750 giri/min) si fa apprezzare per l’assetto quasi piatto, per la prontezza del servosterzo elettrico, per l’efficacia dell’impianto frenante, potente e resistente anche dopo sforzi prolungati e per la tenuta di strada molto valida: l’auto è sempre sicura e stabile, ben “sorvegliata” dall’ESP e caratterizzata da un modesto sottosterzo. Di contro è un po’ secca la risposta delle sospensioni, la cui taratura nasce necessariamente da un compromesso con l’esigenza di assicurare un buon assorbimento anche nel fuoristrada leggero. Il propulsore è silenzioso e molto, molto parsimonioso: la Casa dichiara un fabbisogno di 3,6 litri di gasolio ogni 100 km e nell’utilizzo effettivo si riescono a coprire anche 25 km con un litro. Il cambio a 5 rapporti è adeguato al ruolo della vettura, ma in alternativa c’è una trasmissione a doppia frizione e 6 marce (1.600 euro in più a parità di allestimento; consigliamo l’R-Link Energy che prevede il navigatore satellitare di serie, ben integrato nel sistema di infotainment, con il quale la Captur 1.5 dCi costa 22.300 euro contro i 18.200 euro della versione d’accesso Wave).
La pagella di AutoCapital
Performance
Comfort
Prezzo
Assetto quasi piatto, prontezza del servosterzo elettrico, tenuta di strada molto valida, impianto frenante efficace, potente e resistente anche dopo sforzi prolungati: su strada, la Renault Captur turbodiesel è assai apprezzabile. Di contro è un po' secca la risposta delle sospensioni, la cui taratura nasce necessariamente da un compromesso con l'esigenza di assicurare un buon assorbimento anche nel fuoristrada leggero.
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