Abbiamo provato la Ghibli Hybrid, il nuovo entry-level del Tridente, ma anche l’alto di gamma Maserati, motorizzato con il V8 biturbo di origine Ferrari.
In una indimenticabile giornata nell’entroterra modenese, iniziata nel quartier generale del Tridente e terminata all’autodromo di Modena, abbiamo provato l’intera gamma Maserati per il 2021. In questo articolo ci soffermiamo maggiormente sulle due novità che riguardano la Ghibli, con la prima motorizzazione ibrida del Tridente e l’approdo del poderoso V8 Trofeo all’interno del cofano della “piccola” di Casa Maserati.
Spetta alla Ghibli il compito di aprire la strada verso l’elettrificazione della Casa del Tridente. La Ghibli Hybrid svolge il duplice compito di coniugare la tecnologia elettrica dalla quale ottenere nuova potenza green e, al contempo, traghettare verso l’uscita di produzione la versione Diesel. Lo fa adottando un sofisticato quattro cilindri in linea con doppia sovralimentazione, fornita da un turbocompressore a gas di scarico coadiuvato da un compressore ad alimentazione elettrica, che fornisce non solo spunto e coppia ai bassi regimi ma anche un significativo supporto nella modalità Sport nell’istante in cui si richiede maggior potenza. Il sistema ibrido a 48 Volt è composto da quattro elementi: il Belt Starter Generator (BSG), le batterie, il compressore elettrico (eBoost) e il convertitore di corrente AC/DC. Il BSG provvede sia alla messa in moto sia a funzionare come alternatore per generare corrente che ricarica le batterie che alimentano l’eBoost. Maserati ci tiene a ribadire che l’impiego della parte elettrica, pur riducendo le emissioni, è focalizzata soprattutto sul miglioramento delle performance. Il sistema è efficace e al contempo efficiente: con la motorizzazione ibrida la Ghibli risulta più leggera e meglio bilanciata e non solo: le emissioni di CO2 sono inferiori a quelle del V6 Diesel, ma anche i consumi risultano più bassi del 20-25% rispetto al benzina da 350 CV, con potenza, velocità massima e accelerazione molto prossime. Alla guida ci stupisce non tanto e non solo il comportamento dinamico migliorato rispetto all’entry level a gasolio, per il peso minore e il miglior bilanciamento complessivo, ma soprattutto il notevole sforzo svolto dai tecnici Maserati per mantenere il sound tipico delle vetture del Marchio. Ma è soprattutto la prontezza all’acceleratore che fa sembrare il quattro cilindri sovralimentato pronto e deciso come se fosse un V6 aspirato.
Arriviamo all’autodromo di Modena e qua sono protagoniste le tre Trofeo: Levante, Quattroporte e la novità Ghibli. Il breve tracciato contiene tutti gli elementi utili per comprendere analogie e differenze tra le diverse vetture che hanno in comune il possente V8 3,8 litri Twin Turbo a iniezione diretta da 580 CV e ben 730 Nm di coppia massima. Per massa (2.170 kg, contro i 2.000 della Quattroporte e i 1.960 della Ghibli) la Levante manifesta subito la sua diversità, malgrado l’azione delle sospensioni pneumatiche faccia veramente miracoli, il peso superiore richiede maggior spazio tra una curva e l’altra più per raffreddare i freni che per anticipare la staccata rispetto alle sorelle. Anche sulla carta, infatti, la decelerazione tra 100-0 km/h (34 metri per Quattroporte e Ghibli) è solo di mezzo metro superiore: 34,5 m.
Ma la differenza tra Quattroporte e Ghibli rende la prova particolarmente interessante, perché finché la guida rimane solo brillante, le due vetture risultano molto simili, mentre avvicinandosi al limite emergono le diverse identità. La Quattroporte sembra essere più una divertente vettura a trazione posteriore: con una esaltante propensione al sovrasterzo in uscita se si apre il gas troppo in anticipo, ma particolarmente ben bilanciata nei curvoni veloci, dove emergono i 17,3 cm in più di passo.
La Ghibli Trofeo invece è un compasso: precisa in ogni condizione, sembra meno sensibile ai trasferimenti di carico in frenata, pennella le curve con grande naturalezza e occorre proprio esagerare per innescare il sovrasterzo. Azzardando nel confronto saremmo quasi tentati da definire la Quattroporte una divertentissima e potentissima berlina supersportiva di cui la Ghibli sembra essere la versione preparata, più vicina a una vettura da corsa, pur offrendo il lusso e la ricercatezza dei materiali che contraddistingue tutta la produzione del Tridente.
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